Una tragedia immane che si è abbattuta su tutta la famiglia e ha portato via tre figli in meno di cinque anni.
Un uomo di 52 anni, lui stesso affetto dalla stessa patologia, ha raccontato il dramma di aver visto morire, ad uno ad uno, tutti i suoi figli senza poter fare nulla per salvarli.
Una vera e propria maledizione quella vissuta dall’economista brasiliano di 52 anni Régis Feitosa Mota, che oggi continua a ccombattere contro la stessa malattia. La prima diagnosi arrivò nel 2009: alla figlia maggiore dell’uomo, Anna Carolina, all’epoca 12enne, fu diagnosticata la leucemia linfocitica acuta, il cancro più comune tra i bambini. Il signor Mota si preoccupò e fece fare esami approfonditi anche agli altri suoi figli. I risultati furono tremendi: tutti i bambini avevano la sindrome di Li-Fraumeni, una rara condizione ereditaria che aumenta il rischio di cancro in una persona e nella sua famiglia. Nel 2016 si realizzò che il problema era di origine genetica ma si poteva fare ben poco. La Cleveland Clinic ha spiegato che la sindrome di Li-Fraumeni non può essere prevenuta, è una malattia rarissima: solo cinque famiglie su 20.000, in tutto il mondo, sono affette da questo disturbo.
La morte dei tre figli
Il signor Mota perdette per prima la figlia più piccola. A nove anni, Beatriz ricevette un trapianto di midollo osseo dopo la diagnosi di leucemia linfocitica acuta ma la malattia si ripresentò e la piccola morì solo un anno dopo. Il secondo ad andarsene fu il 22enne Pedro nel 2020 che si ammalò di cancro al cervello. Anna Carolina, la primogenita della famiglia, dopo un trattamento che comprendeva radioterapia e chemioterapia, riuscì a sconfiggere il cancro in circa tre anni ma la neoplasia tornò e la giovane è deceduta il 19 novembre all’età di 25 anni. “In quattro anni e mezzo ho perso tutti i miei figli”, ha detto Mota. Anche a lui è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin nel 2021 e sta tutt’ora lottando . L’uomo ha affermato che nessuno dei suoi genitori aveva la malattia ereditaria. Secondo gli operatori sanitari le possibilità di farcela sono davvero pochissime in casi come questi, di malattie genetiche rarissime.
Fonte: Daily Maily, Messaggero