Stufa a pellet, quanto consuma davvero di corrente? Leggi attentamente e valuta ogni dettaglio per il suo utilizzo.
Durante questi mesi invernali molte persone, vista la crisi energetica e l’aumento improvviso del prezzo del gas, hanno deciso di utilizzare la stufa a pellet per riscaldare la propria abitazione, ritornando un po’ ai “vecchi” metodi che utilizzavano magari i nostri nonni o i nostri genitori.
Parallelamente all’aumento delle bollette, comunque, è aumentato anche il prezzo del pellet, nonostante in tanti abbiano comunque preferito questo metodo di riscaldamento rispetto magari ai termosifoni. Ma se la fonte principale di consumo della stufa è proprio il pellet, a quanto ammontano invece i costi di corrente? Ecco i dettagli a riguardo.
Come forse in molti sanno, la stufa a pellet sfrutta il potere calorifero di questo combustibile, ricavato dal legno vergine partendo sia dai scarti di lavorazione sia, in alcuni casi, anche dal tronco intero. Utilizzare una stufa del genere è davvero molto facile: basta inserire all’interno il pellet e poi accendere l’accessorio, aspettando che il combustibile bruci e generi calore. Un funzionamento facile che, proprio per questo, viene spesso scelto specie per le seconde abitazione; oltre al pellet, però, in molti forse non sanno che la stufa ha anche un consumo di corrente. A quanto ammontano i costi? Scoprendo questi dettagli, conviene o meno accendere la stufa?
Stando a quanto riportato dal sito Risparmiare energia (e ripreso anche dal sito money.it) l’accenditore elettrico di una stufa a pellet può impiegare circa 170-180 watt; quanto al tempo, servono dai tre ai cinque minuti per comburere il pellet, anche se il tempo potrebbe aumentare a seconda del tipo di pellet stesso. Facendo due calcoli, come riportato dalla fonte, per l’utilizzo di un’ora della stufa dovrebbe costare in termini di corrente circa 0,10 centesimi; ponendo l’esempio che la stufa rimanga accesa per circa metà giornata, ovvero 12 ore, allora al giorno la stufa potrebbe costarci mediamente circa 1,20 euro. Fortunatamente, molte volte (specie per i modelli più recenti) le stufe a pellet possono consumare molto meno grazie all’utilizzo delle ventole; ai costi dell’energia elettrica vanno, ovviamente, sommati anche quelli del pellet.
Anche per questo tipo di accessorio, comunque, si possono utilizzare diverse accortezze che ci permettono di risparmiare: in un periodo come questo, ancora purtroppo in piena crisi energetica, può essere davvero molto utile. Ad esempio, possiamo acquistare il pellet con largo anticipo nelle stagioni più calde, così che la domanda sia più bassa e di conseguenza il prezzo più conveniente; meglio poi comprare il pellet stufo, risparmiando sull’imballaggio, così come impostare correttamente il bruciatore per evitare sprechi di materiale, considernado come l’accensione della stufa è il momento che richiede maggior dispendio energetico. Infine, non dobbiamo dimenticarci di regolare il termometro sulla temperatura adatta al nostro ambiente, così che la stufa possa riscaldare più velocemente e diminuire poi gradualmente la potenza, consumando meno pellet.
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