Trovare lavoro quando non si è più giovani non è facile. Un uomo, per fortuna, ce l’ha fatta e a 60 anni si è rimesso in gioco.
Il poveretto era disoccupato da ben dodici anni e non riceveva alcun sussidio dallo Stato. Per lui ora inizia una nuova vita.
Questa storia arriva dalla Spagna. José María era il maggiore di 15 figli: vivevano in una grotta perché non c’era possibilità di avere una casa. Quando compì 15 anni, iniziò ad aiutare suo padre come venditore ambulante. Poco dopo trovò lavoro come muratore nella costruzione di alcuni capannoni ad Almería. Ma, una volta finito il cantiere, è rimasto per strada. Rimanere disoccupati ad una certa età è doppiamente un dramma perché trovare un nuovo impiego diventa molto più difficile. Secondo uno studio del 2020, dei 15 milioni di persone di età superiore ai 55 anni in Spagna, solo il 26% è attivo e, di questi, quasi mezzo milione non è riuscito a trovare un lavoro pur cercandolo. Jose Maria per un certo periodo ha lavorato con il cognato ma quando quest’ultimo si è suicidato, ecco che lui è rimasto di nuovo a piedi
Nel 1992 ha ottenuto un contratto di sei mesi come addetto alle pulizie ai Giochi del Mediterraneo, per lo stadio UD Almería. Più tardi, un amico lo ha inserito in una società di urbanizzazione ma quando è arrivata la crisi, tutto si è fermato e l’azienda è fallita. Il suo ultimo impiego risale al 2010 come addetto alle pulizie in una scuola. Poi nove mesi di disoccupazione e otto anni di sussidi e aiuti vari fino al 2018. «Ho ricevuto aiuti, sussidi di disoccupazione, dal 2010 al 2018. Sono riuscito a sopravvivere grazie a quella che ora è la mia ex moglie, che ha sempre avuto un lavoro come donna delle pulizie“- le parole di José María che ha trascorso gli ultimi quattro anni senza alcun tipo di aiuto. «Non mi davano nemmeno il minimo vitale perché, siccome non avevo ancora un posto dove andare, abitavo ancora con la mia ex moglie, me lo negavano per quel motivo” – ha precisato. Inoltre l’uomo è convinto che ci sia stata nei suoi confronti una chiara discriminazione legata alla sua età: “Sono 12 anni che invio curriculum e nessuno mi ha risposto. Non so perché mi scartano. Penso che la questione dell’età abbia influito, non è che mi dicono che non mi vogliono perché sono vecchio, ma vedo che prendono i più giovani per lo stesso lavoro”– ha concluso. Fortunatamente la storia si è conclusa nel migliore dei modi.
Fonte: Messaggero
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