A Castelfranco Veneto, in provincia di Padova i destini di due giovani guidatori si sono incrociati, salvando la vita ad uno ma togliendola ad un altro.
Nicolò Piva aveva soltanto 26 anni quando il suo furgone ha perso il controllo ed è uscito fuori strada, andandosi a schiantare contro il guardrail.
Nello stesso punto, soltanto due ore prima, un’altra auto aveva perso la traiettoria ed era finita contro lo stesso guardrail, che fortunatamente ha salvato la vita ai due giovani ragazzi in macchina. Questo primo incidente è avvenuto intorno alle 4.30 del mattino.
Sono subito state avviate le indagini per capire se il guidatore aveva assunto alcol o sostanze stupefacenti. I due sono finiti nella scarpata insieme ai resti del guardrail, che ha attutito il colpo: sono stati portati in ospedale con gravi ferite ma non sono in pericolo di vita. Nicolò non è stato così fortunato.
Data la precedente collisione, il guardrail era già stato divelto e non è riuscito ad arrestare il furgone impazzito, facendo così cadere Nicolò ed il suo mezzo nella scarpata sottostante. L’incidente è avvenuto il 24 Dicembre sulla Circonvallazione Ovest di Castelfranco, all’altezza della rotatoria che incrocia la statale del Santo.
Una strana coincidenza, quella dei due incidenti. Anche il sindaco Stefano Marcon si chiede cosa possa aver causato il disastro: “Faremo gli opportuni accertamenti con Veneto Strade, questo snodo non ha mai presentato particolari criticità: la rotonda è ben segnalata, ci sono le aiuole spartitraffico e l’illuminazione”.
Nicolò Piva aveva 26 anni ed era di San Martino di Lupari, in provincia di Padova. Alle 6 del mattino stava tornando a casa da una festa con gli amici per la vigilia di Natale quando è avvenuta la tragedia. I soccorsi non hanno potuto far nulla per lui, già morto all’impatto.
“Una parte di loro non c’è più, cercate di comprendere”, ha dichiarato uno dei parenti della famiglia, distrutta dal dolore. A casa Nicolò a lasciato i genitori Roberta e Daniele, un fratello di 25 anni e una sorellina di soli 4 anni.
I genitori del 26enne hanno deciso di compiere un gesto molto nobile: hanno acconsentito all’espianto degli organi del giovane figlio, che potranno donare una nuova vita a chi ne avrà bisogno.
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