Il Reddito di cittadinanza divide non solo politici e cittadini ma anche gli artisti. Il primo match è avvenuto tra Adriano Celentano e Iva Zanicchi.
Molleggiato contro Aquila di Ligonchio in uno scontro a fuoco. Fortunatamente solo metaforicamente a fuoco perché i due si sono scontrati solo attraverso i social network.
Campo di battaglia il Reddito di cittadinanza. Il cantautore milanese si schiera a favore mentre la concorrente di Ballando con le stelle è contraria. Celentano ha addirittura rivisitato il titolo del suo celebre brano “Chi non lavora non fa l’amore” trasformandolo in “Chi non lavora non si abbandona” in un post pubblicato sul suo profilo Facebook in cui lo showman difende a spada tratta la misura a firma Cinque Stelle portata avanti prima da Beppe Grillo e Luigi Di Maio e ora da Giuseppe Conte. Di tutt’altro avviso Iva Zanicchi che si è detta a favore della decisione del Governo di Giorgia Meloni di abolire il sussidio statale. Zanicchi ha risposto così al post del Molleggiato: “Come tutti, ho un amore fortissimo per Celentano, lo amo come artista, ma non è detto che ogni volta che lui ‘predica’ io sia d’accordo con lui. Io sono d’accordo nel difendere chi non ha un lavoro, ma sono altrettanto d’accordo con il Governo quando cerca di aiutare soltanto chi ha veramente bisogno”.
Iva Zanicchi contro il Reddito di cittadinanza
Zanicchi ha voluto sottolineare come, spesso, purtroppo il sussidio -nato per aiutare temporaneamente i disoccupati a rimettersi sul mercato del lavoro – venga percepito da chi potrebbe lavorare ma non ne ha voglia. Oppure -come emerso dai numerosi controlli effettuati in questo tre anni dalla Guardia di finanza- alcuni percettori del Reddito di cittadinanza svolgono anche lavori in nero o non dichiarano la reale situazione di tutti i membri del nucleo familiare. Pertanto la cantante emiliana si è schierata nettamente a favore delle politiche economiche promosse dal premier Giorgia Meloni e ha concluso la sua invettiva contro Adriano Celentano con questa massima dal sapore filosofico: “L’ozio è padre dei vizi”. Vedremo nei prossimi mesi cosa davvero ne sarà del sussidio a firma grillina.
Fonte: Adnkronos, Fanpage