Un giovane di 21 anni è scappato dal pronto soccorso in stato confusionale: alle prime ore del mattino è stato investito da un autobus.
Ha del surreale la morte di Lorenzo Moi, 21 anni. I genitori lo avevano portato in pronto soccorso a causa di una crisi di violenti attacchi di panico. Lì i medici lo avevano sedato e hanno mandato via i genitori, rassicurandoli di stare tranquilli.
Purtroppo non è andato tutto secondo i piani dei medici: al suo risveglio, in piena notte, Lorenzo è scappato dal pronto soccorso, in stato di shock. Una confusione che al ragazzo è costata la vita, dato che poco dopo è stato investito da un bus della Capitale.
I genitori, residenti insieme al figlio a Casal Palocco, si erano recati in pronto soccorso per aiutare Lorenzo, colpito da un forte stato di agitazione. Lì i medici lo hanno sedato e, intorno alle due del mattino, hanno mandato a casa i genitori dato che il 21enne si era addormentato.
Soltanto un’ora dopo è scattato l’allarme e il giovane era sparito. I medici e gli infermieri lo hanno cercato in tutta la struttura del Grassi di Ostia, ma lui era già fuori, lungo la via del Mare. Lì, all’altezza del multisala Cineland ha scavalcato il guardrail ed è stato investito e ucciso da un bus di passaggio.
La Procura di Roma ha dato il via alle indagini e disposto l’autopsia del corpo, che verrà effettuata al Policlinico Gemelli nei prossimi giorni. Intanto il conducente dell’autobus è indagato per omicidio stradale.
Sul luogo dell’incidente si è subito recata la polizia Municipale, avvertita dallo stesso conducente che si è fermato per prestare soccorso al 21enne. “È sbucato all’improvviso” ha raccontato agli agenti in stato di agitazione, “Non sono riuscito a evitarlo“.
Il dolore della famiglia
Gli agenti non stanno tralasciando alcun dettaglio: è stata sequestrata la cartella clinica del 21 enne ed ispezionato l’ospedale; è stato anche disposto il sequestro del mezzo pubblico sul quale verrà effettuata una perizia tecnica.
Secondo le prime ipotesi, il ragazzo si trovava probabilmente in stato confusionale e stava cercando di tornare a casa a piedi. Per accertare il fatto sarà però necessario stabilire quali erano le condizioni psicologiche del giovane appena giunto in ospedale.
Lorenzo è morto sul colpo e di ciò non riesce a farsene una ragione la famiglia. Il papà Gianluca ha raccontato: “In serata abbiamo accompagnato Lorenzo in ospedale in forte stato di agitazione. Quando siamo andati via lo stavano curando, si era tranquillizzato“.
“Ci hanno detto che stava dormendo e noi siamo andati via. Da quello che sappiamo, deve essersi ripreso ed è uscito, ma non sappiamo perché. I medici se ne sono accorti tanto che i vigilanti lo stavano cercando. Ma era già troppo tardi, il mio Lorenzo era già stato investito, era già morto investito lungo la via del Mare”.
Ha concluso: “Ora io e mia moglie vogliamo capire cosa è accaduto, perché gli è stato permesso di uscire così dall’ospedale. Se fosse stato più controllato, se qualcuno si fosse accorto prima che era uscito, tutto questo non sarebbe accaduto e Lorenzo sarebbe ancora qui. Era un ragazzo speciale e nessuno ce lo ridarà ma ora vogliamo chiarezza, vogliamo sapere che cosa è accaduto in ospedale. Perché nessuno lo ha fermato“.