Tragedia a Napoli. Una donna è deceduta dopo un pranzo a base di sushi. Stava festeggiando il suo compleanno.
La donna lascia due figli. Ora i Nas hanno avviato una ispezione all’interno del ristorante in cui la vittima aveva pranzato.
La Procura di Napoli ha aperto una inchiesta sul decesso di una 40enne napoletana, Rossella Di Fuorti. La donna è morta per arresto cardiocircolatorio nel pomeriggio del 9 febbraio, poco dopo aver pranzato con la famiglia in un ristorante giapponese situato nella periferia Ovest del capoluogo campano. La salma di Rossella Di Fuorti è stata sottoposta a sequestro e nei prossimi giorni verrà svolta l’autopsia. In seguito alla denuncia sporta dai familiari della vittima, i Carabinieri del Nas hanno effettuato un’ ispezione igienico sanitaria nell’attività commerciale e prelevato campioni di cibo che dovranno essere analizzati.
Stava festeggiando il suo compleanno
La donna, mamma di due bambini aveva mangiato sushi con altre persone nel ristorante giapponese: stava festeggiando il suo quarantesimo compleanno. Si è sentita male una volta tornata a casa sua. Da quanto raccontato dai familiari, Rossella Di Fuorti avrebbe avuto delle crisi di vomito. A nulla sono serviti i tentativi di salvarla da parte dei sanitari del 118: la 40enne è deceduta in pochissimo tempo per arresto cardiocircolatorio. Il corpo è stato trasportato al Policlinico Federico II per l’autopsia. Una tragedia simile avvenne un paio di anni fa, sempre a Napoli. Il 2 dicembre 2021 Luca Piscopo, 15 anni, era deceduto dopo una settimana di febbre alta, vomito e diarrea; il precedente 23 novembre aveva mangiato sushi in un ristorante del Vomero. Nel corso delle indagini su quella vicenda l’attività era stata sottoposta a sequestro perché vennero trovati cibi privi di tracciabilità e in cattivo stato di conservazione. Dall’autopsia sul ragazzo, i cui esiti vennero diffusi nel giugno 2022, emerse che il ragazzo era morto per una intossicazione da salmonella. Di recente, invece, a Milano è morta una ragazza di 20 anni, Anna Bellisario. La giovane era andata a cena con il fidanzato in una rinomata hamburgeria vegana di Corso Garibaldi. Dopo due cucchiaiate di tiramisù, la ragazza è andata in shock anafilattico e dopo dieci giorni di coma è morta. Dalle successive analisi è emerso che quel dessert -specciato per vegano – conteneva latte a cui la 20enne era allergica.
Fonte: Repubblica, Fanpage