Lavare il riso prima di procedere con la cottura rappresenta uno step molto importante: scopriamo insieme il motivo.
La pratica di sciacquare il riso prima di procedere con la cottura ha radici piuttosto antiche; un tempo infatti, questo particolare genere alimentare veniva venduto sfuso, poteva pertanto contenere elementi estranei oppure i classici sassolini. Per questo motivo, veniva ispezionato ad occhio nudo, sciacquato sotto l’acqua corrente e successivamente inserito nel tegame. Ad oggi ha senso proseguire con questa pratica?
Tralasciando l’eliminazione di corpi estranei nascosti tra i chicchi di riso, un secondo elemento che va a favore del risciacquo risiede nella notevole quantità di amido contenuta nell’alimento. L’acqua infatti ha il potere di eliminare gran parte dell’amido presente sulla superficie del chicco, rendendo in questo modo il piatto di riso più sano. E’ proprio l’amido infatti il principale responsabile dello sviluppo della glicemia. Eppure, talvolta l’amido può rivelarsi utile: approfondiamo insieme l’argomento nel prossimo paragrafo.
Riso: ecco perché devi sciacquarlo prima di cuocerlo
Come si evince da ciò che abbiamo spiegato precedentemente, la pratica di risciacquo del riso corrisponde sostanzialmente ad una scelta personale. Ad oggi infatti tutte le confezioni di riso sono controllate dalle aziende e pertanto è inutile verificare che non ci siano i famosi sassolini. Tutto si concentra quindi sulla presenza o meno dell’amido: nel caso soffriate di glicemia alta, consigliamo di pulire il riso dall’amido in eccesso; in caso contrario, potete scegliere in base al tipo di pietanza che vi accingete a preparare.
Cosa comporta la presenza dell’amido? Fondamentalmente, questo semplicissimo elemento ci permette di ottenere una consistenza più cremosa, di conseguenza se amate il riso ben mantecato e gustoso potete evitare di sciacquare l’alimento prima della cottura. Al contrario, se preferite i chicchi separati, il risciacquo diventa fondamentale.
Infine, è opportuno considerare anche la tipologia di riso, in quanto in base a quest’ultima incontreremo una quantità di amido diversa. Il riso arborio ad esempio contiene quantità elevate di amido, cifra che diminuisce sostanzialmente nel riso basmati e che diventa praticamente inesistente nel riso integrale. Sulla base di queste considerazioni potete procedere con la cottura del riso scelto.