Risarcimento “vergognoso” per Sara e Jessica, uccise sulla A28: la famiglia non ci sta

Novità sulla tragedia della A28 di Pordenone, dove Sara Rozzotto e la cugina Jessica Fragasso sono state uccise, travolte da un Suv a tutta velocità.

È già passato un anno da quel fatidico giorno in cui le due cugine sono state travolte dal Suv di un imprenditore bulgaro, che ha stroncato la vita delle due giovani. Adesso l’agenzia assicurativa del colpevole ha proposto un risarcimento che il legale della famiglia ha definito “vergognoso”.

Risarcimento Fragasso Rizzotto

Il 30 Gennaio 2022 Jessica Fragasso (20 anni, di Mareno di Piave) e la cugina Sara Rizzotto (26 anni, di Conegliano) si trovavano a bordo della Panda della 26enne, mamma di due bambine, anch’esse sul mezzo. Stavano percorrendo la A28 quando, all’altezza tra Villotta di Chions e Azzano Decimo, si è consumata la tragedia.

La piccola Panda è stata investita in pieno da un Suv che sopraggiungeva sulla carreggiata a 180 chilometri orari. Alla guida del mezzo c’era un uomo, un imprenditore bulgaro di 61 anni, che è rimasto illeso nell’incidente ed è poi scappato per le campagne limitrofe, senza prestare soccorso.

Le successive indagini hanno rivelato che, non solo il mezzo fosse proprietà di un amico del bulgaro, ma che quest’ultimo è anche risultato positivo all’alcol test. Per questo è stato condannato a 7 anni per omicidio stradale. Fortunatamente le due figlie si Sara Rozzotto si sono salvate dal violento scontro, la le due ventenni non ce l’hanno fatta.

La proposta

Dimitre Traykov, il 61enne bulgaro, responsabile del tamponamento, è stato accusato di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso e fuga dal luogo dell’incidente. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato e il prossimo appello è previsto per il 26 Aprile 2023.

Risarcimento Fragasso Rizzotto
Jessica Fragasso -topday.it

Intanto l’agenzia assicurativa del bulgaro ha contattato telefonicamente il legale delle famiglie delle vittime, Alessandra Nava, proponendo un risarcimento di 30mila euro per le vite delle due ragazze. “Una cifra vergognosa e inaccettabile”, l’ha definita così l’avvocato Nava.

“Faremo una segnalazione all’Isvap, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni”. La chiamata è arrivata qualche giorno fa, una proposta che ha scandalizzato tutta la famiglia. “Si tratta di una cifra vergognosa, assolutamente inaccettabile che non tiene minimamente conto della dinamica che ha portato alla morte di Sara”, ha continuato il legale.

Una mancanza di rispetto per quello che è successo e di assoluta assenza di tatto. Tutta la vicenda presenta dei contorni assurdi, a cominciare dalle difficoltà di comunicazione sulle quali la compagnia di assicurazioni, che è straniera, ha cercato di giocare. La liquidazione proposta peraltro non ci è stata comunicata ufficialmente ma nel corso di una telefonata”.

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