Parmigiano Reggiano Dop viene richiamato dal Ministero della Salute per un errore sull’etichetta: ecco cosa è successo di recente, i dettagli a riguardo.
Il Parmigiano Reggiano è una delle tante eccellenze della nostra cultura culinaria, conosciuto e noto in tutto il mondo insieme ad altri prodotti; dopo il Grana Padano e il orgonzola, risulta essere il terzo formaggio italiano per produzione (3, 8 milio di forme), a dimostrazione di quando sia apprezzato dalle persone nel nostro paese e non solo.
Di recente però, questo noto formaggio è stato al centro di una vicenda che ha davvero sorpreso tutti quanti; il Ministero della Salute avrebbe infatti richiamato dal mercato il Parmigiano Reggiano per un errore sull’etichetta davvero da non credere. Ecco tutti i dettagli sulla questione.
Come riportato dal sito GreenMe, è stato direttamente il Ministero della Salute (tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale) ad annunciare come un determinato lotto di Parmigiano Reggiano sia stato ritirato dal mercato per un errore sull’etichetta. In particolare, secondo quanto si legge, il lotto in questione potrebbe in realtà contenere Grana Padano, un altro formaggio sicuramente noto e apprezzato ma che si distingue appunto dal Parmigiano per alcune caratteristiche che potrebbero essere fondamentali per le persone allergiche; è importante infatti che le etichette siano giuste e che non ci siano tracce di elementi non segnalati per evitare che persone allergiche consumino in realtà prodotti che possono fargli male senza saperlo.
Forse non tutti sanno che il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano si differenziano per alcune caratteristiche che potrebbero renderlo piuttosto fastidioso per alcune persone allergiche; in particolare, il Grana Padano contiene infatti il lisozima, conservante che deriva dall’uovo e di conseguenza considerato allergene. Il lotto, identificato come Parmigiano Reggiano, è stato ritirato perché c’è il rischio che contenga Grana Padano e dunque il lisozima, risultando un problema per le persone allergiche alle uova; in ogni caso, è solamente lo scambio di prodotti che può rappresentare un problema per chi è allergico, mentre tutti gli altri potrebbero semplicemente trovarsi a gustare un Grana Padano invece che un Parmigiano Reggiano Dop.
Come segnalato dal Ministero della Salute, il lotto in questione è il Parmigiano Reggiano Dop 24 mesi di Trentin, venduto in porzione sottovuoto da 800-900g circa e identificato col numero P1843 – Data di scadenza 01-04-2023. Il marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore è invece IT M2016 CE. “Il Parmigiano Reggiano è facilmente distinguibile dal Grana Padano per i marchi del consorzio nello scalzo e per il film utilizzato per confezionare i prodotti in quanto quello per il Parmigiano Reggiano ha i due loghi del consorzio, il film del Grana Padano è completamente neutro senza loghi” ha sottolineato il Ministero della Salute nella comunicazione.
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