Finalmente qualcosa si è mosso a Palermo: la situazione al cimitero è insostenibile ed il Governo ha, infine, deciso di intervenire.
Verrà nominato un commissario straordinario e stanziati la bellezza di due milioni di euro per rispondere alle migliaia di denunce rivolte al cimitero di Santa Maria dei Rotoli, a Palermo, dove la situazione sepolture degenera da anni.
“Le oltre mille bare rimaste insepolte da due anni nel cimitero di Palermo costituiscono ormai una emergenza nazionale”, ha dichiarato Nello Musumeci ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, annunciando anche lo stanziamento di due milioni di euro per dare una degna sepoltura a chi, in questi anni, non l’ha avuta.
Quella dei cimitero dei ‘Rotoli’ è una condizione ben conosciuta dai palermitani, che si sono visti negare le sepolture per i propri cari più e più volte. Il dramma delle bare abbandonate nei capannoni e all’aperto ha suscitato più clamore durante il periodo Covid, ma sicuramente va avanti da molti più anni di quanto i media possano far credere.
Le denuncie piovono da anni, c’è chi si è anche stancato di denunciare, chi non riesce più a trovare la bara dei propri genitori per lasciare un fiore. Un anno fa è stato necessario l’intervento dell’esercito per riposizionare più di mille bare, ancora oggi insepolte e accatastate fuori dal cimitero, sotto i tendoni e nei capannoni in lamiera.
E ancora è possibile trovare bare abbandonate lungo i viali principali, alcune più vecchie sono state spostate in zone non accessibili per l’elevato tasso di degrado. Alcune bare sono addirittura state accatastate negli uffici.
“Dobbiamo custodire i corpi”
Una situazione che, obbiettivamente, non può più andare avanti. Per questo è stata dichiarata l’emergenza nazionale e a breve verrà nominato un commissario straordinario, che avrà il compito di gestire l’emergenza. Si sa già che per l’incarico verrà scelto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
“Lo Stato raccoglie la richiesta di aiuto avanzata ed interviene con la Protezione Civile”, ha dichiarato Nello Musumeci, “Commissario sarà nominato lo stesso sindaco, che avrà risorse, mezzi e strumenti per normalizzare la gravissima situazione igienico-sanitaria. Abbiamo predisposto una norma, all’esame della commissione Bilancio, che prevede deroghe di varia natura e una copertura finanziaria fino a due milioni di euro”.
Come detto le denunce sono state parecchie e, negli ultimi anni, sono state anche depositate diverse interrogazioni parlamentari. Infine lo scorso 2 Novembre era tornato a parlare del problema anche l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che da anni si schiera dalla parte delle famiglie nel chiedere un intervento concreto da parte delle istituzioni:
“Noi dobbiamo custodire i corpi. A cominciare da questo luogo, da questo cimitero, non possiamo continuare ancora a vedere i corpi dei nostri cari profanati. Occorre individuare le responsabilità di questo scempio. Giustizia e rispetto dei nostri morti, chiedono che venga allo scoperto l’origine di questa profanazione. Occorre agire tempestivamente sulle cause”.