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Picchiano una coetanea disabile e postano il filmato sui social

Published by
Samanta Airoldi

Brutale aggressione a Napoli ai danni di una ragazzina di 13 anni affetta da disabilità.

L’aggressione è avvenuta a Secondigliano, quartiere nella periferia Nord del capoluogo campano. Le violenze sono state filmate e poi pubblicate sui social.

Ragazzina disabile picchiata nella periferia di Napoli (Ansa/Ciro Fusco/archivio) Topday

La vittima una ragazzina di 13 anni affetta da disabilità che, secondo chi l’ha aggredita, sarebbe stata “colpevole” di aver messo un like sotto la foto di un ragazzo su Instagram. La giovane e la sua famiglia sono profondamente angosciati per quanto accaduto. La ragazza ora vive nel terrore e non vuole nemmeno più andare a scuola. Ma anche la madre, dopo aver sporto denuncia, ora teme per la propria incolumità. La madre della 13enne, infatti, si è fatta coraggio e ha sporto denuncia presso i Carabinieri di Secondigliano. Si cercano gli autori dell’aggressione, alcuni dei quali sarebbero stati amici della vittima: coetanei dei quali lei si fidava. Infatti proprio questi ultimi avrebbero attirato con una scusa la ragazzina in una piazzetta per poi accanirsi contro di lei.

Come è avvenuta l’aggressione

Disabile picchiata a Napoli (Ansa/Ciro Fusco/archivio) Topday

I presunti amici della ragazza le hanno dato appuntamento, forse con la scusa di un giro tra adolescenti. All’appuntamento si sono presentati in cinque. La ragazzina è stata portata in una piazzetta dove c’erano anche altri coetanei. Così è cominciato  il pestaggio. La 13enne -accusata di aver osato mettere il like su Instagram alla foto di un ragazzo che piaceva ad una delle ragazze lì presenti- è stata afferrata per i capelli, presa a calci e buttata a terra. Il tutto mentre uno del gruo filmava e pubblicava sui social. Il branco si è fermato solo per l’arrivo di una passante che ha salvato la ragazzina da chissà quali altri orrori. L’  adulta ha riaccompagnato la bambina dai genitori ma, a quanto pare, le minacce sarebbero proseguite anche dopo. La madre, disperata, ha commentato: “Avrebbero potuto ucciderla. Ora ha paura, non vuole più andare a scuola. Ma anche io temo per me dopo la denuncia“. Purtroppo la violenza, anche tra i giovanissimi, è un fenomeno sempre più diffuso. E i social network, che dovrebbero essere un semplice svago e luogo d’incontro, diventano spesso terreno di scontro e vengono usati per accanirsi contro i più deboli.

 

Fonte: Corriere della sera, Tpi

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