Ad una donna di 45 anni è stato impedito di partecipare alla recita scolastica dei figli perché ricoperta di tatuaggi.
La madre ci è ovviamente rimasta molto male quando le maestre le hanno detto che non poteva fermarsi a guardare i figli recitare in occasione del Natale.
La protagonista di questa storia è la gallese Melissa Sloan. Melissa ha 45 anni, 2 figli e ben 800 tatuaggi su tutto il corpo: viso compreso. La donna ha spiegato che per lei i tattoo sono una fissazione e, infatti, se ne fa fare almeno tre ogni settimana. “Non è la prima volta che mi impediscono di entrare nell’istituto per la Festa di Natale a scuola. Non mi hanno fatto entrare e mi hanno detto di guardare attraverso la finestra della classe. Perché? Perché ho troppi tatuaggi sul volto” – le parole di Melissa. Da mamma avrebbe avuto certamente piacere di poter essere presente alla recita scolastica dei figli ma ha preferito non sollevare polemiche e ha accettato la decisione dell’istituto scolastico seppur a malincuore.
Mandata via dai pub
Ma i tatuaggi hanno influito nella vita della donna in diversi ambiti e non solo per quanto riguarda le recite scolastiche dei suoi bambini. Melissa ha raccontato di essere stata cacciata via da diversi pub. Per non parlare delle difficoltà a trovare lavoro: molte volte non è stata assunta proprio a causa dei suoi 800 tattoo. La 45enne, tra l’altro, ha tatuaggi molto particolari, “in stile carcerario”, che si fa fare dal suo ragazzo in casa. Ma dopo quanto accaduto ha detto che si prenderà una pausa da questa sua mania di farsi tatuare. “Non credo che farò un tatuaggio sotto Natale. Forse non è il momento. Ora preferisco dedicarmi in tutto e per tutto ai miei bambini“- ha concluso Melissa. Certamente non sono i tatuaggi a determinare l’essere o il non essere una buona madre per i suoi figli. Avere 800 tatuaggi su corpo e viso non rendono Melissa né migliore né peggiore di come sarebbe se non avesse alcun tatuaggio. Si tratta, in fondo, di una semplice questione di gusti estetici soggetti che non violano alcuna legge o norma.
Fonte: Messaggero, Today