Sparano in classe, la prof finisce in ospedale: tutto per un video su Tik tok

Una docente di Rovigo finita in ospedale mentre gli alunni facevano un video su Tik tok riprendendo un compagno che sparava.

È accaduto all’Itis Marchesini di Rovigo e ora la docente, Maria Luisa Finatti, vuole denunciare tutta la classe.

Prof denuncia alunni
Fanno video mentre sparano alla prof/ Topday

La professoressa Maria Luisa Finatti, qualche mese fa, fu colpita dai suoi allievi con un fucile ad aria compressa. Ora la donna ha denunciato i 24 studenti presenti in aula quel giorno. L’insegnante ha raccontato: “Mi hanno sparato due volte, all’inizio e alla fine della lezione. Sono uscita piangendo, solo un allievo mi ha chiesto scusa. Denuncio tutti“- le parole di  Maria Luisa Finatti, la professoressa di Scienze e Biologia all’Itis Marchesini di Rovigo. La donna aveva riportato una ferita all’occhio e un’altra alla testa. E tutto era stato poi filmato e condiviso sui social: i video di quell’aggressione erano così diventati virali su Tik Tok.  La docente ha spiegato di aver querelato tutta la classe per evitare che episodi del genere si ripetano e per difendere la sua dignità e quella dei suoi colleghi. La denuncia è così scattata per tutti e 24 gli studenti di una prima classe dell’istituto tecnico veneto dove quel giorno Finatti stava tenendo lezione. Nell’esposto al Tribunale dei minori vengono indicati i reati di lesioni personali, oltraggio a pubblico ufficiale, diffamazione a mezzo social e atti persecutori.

Cosa accade quel giorno

Sparano alla prof
La professoressa Maria Luisa Finatti/ Topday

L’insegnante ricorda bene quell’11 ottobre 2022 quando si è verificata l’aggressione. “Hanno avuto il coraggio di spararmi per ben due volte, una all’inizio della lezione e poi anche alla fine. Quattro o cinque pallini, mi hanno colpito allo zigomo. E tutto per cosa? Per guadagnare follower su Instagram e TikTok. Sono uscita dall’aula piangendo”. La donna ha rischiato di perdere la vista per avere followers sui social. Sembra incredibile ma è così. Un appunto è arrivato anche per le mamme e i papà dei ragazzi, che non si sono mai scusati per quanto successo: “I genitori dovrebbero essere nostri alleati, invece sono totalmente schierati con i figli. Lo reputo un atteggiamento molto grave. Io non ho più insegnato in quella classe. Ma l’ansia c’è ancora, così come il timore di essere derisa. Quando entro a scuola non è più come prima, c’è sempre una certa angoscia” – ha concluso la docente amareggiata.

Fonte: Repubblica, Fanpage

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