Non c’è stato nulla da fare per il 44enne che, durante la notte, è finito fuori strada con la sua auto a Quinto di Treviso.
Le immagini sono, di per sé, già agghiaccianti. L’auto dell’uomo è finita fuori strada, cadendo rovinosamente in un fossato. Il 44enne era riuscito a salvarsi dall’incidente ma poco dopo è stato investito da un auto che sopraggiungeva lungo la strada.
L’uomo, residente a Zero Branco, non è sopravvissuto all’impatto. L’incidente ha avuto luogo lungo la Sr 515, nei pressi di Quinto di Treviso. Il doppio incidente è avvenuto intorno alla 3.30 della notte tra Venerdì e Sabato 17 Dicembre, sulla Noalese.
Il 44enne Livio Babetta era finito fuori strada con la propria auto, era riuscito a salvarsi e ad uscire dal veicolo danneggiato; purtroppo appena rimesso piede sulla carreggiata per cercare aiuto, è stato investito da una seconda vettura che procedeva a grade velocità, uccidendolo sul colpo.
Caccia al terzo uomo
A nulla è servito, dunque, l’intervento dei Vigili del Fuoco e di due pattuglie della Polizia Stradale, che sono arrivate sul luogo dell’incidente insieme ai sanitari del 118. Il 44enne è morto al momento dell’impatto. Intanto l’area è stata messa in sicurezza per procedere con i primi rilievi.
Ad investire la vittima è stata una Renault Clio; il conducente, presente sul luogo, è stato ritrovato in stato di evidente shock. La Polizia sta valutando il coinvolgimento di una terza auto, che potrebbe essere responsabile del primo incidente, ovvero quello che ha fatto sbandare l’Opel Meriva della vittima facendola cadere nel fossato.
Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, la presenza di una terza auto è più che una possibilità; l’automobilista colpevole sarebbe però scappato dopo aver causato l’incidente.
A questo punto è chiaro che le indagini continueranno per capire chi sia davvero il colpevole del gravissimo incidente. Ad oggi l’omicidio stradale è un reato regolato dagli articoli 589-bis e 589-ter del Codice penale.
La violazione di queste due norme prevede che “chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da 2 a 7 anni“.