Una mamma del trevisano non è riuscita a sconfiggere il tumore al seno, presentatosi subito dopo la gravidanza. A 35 anni lascia il marito ed il figlio di solo un anno.
Sono due le comunità -quella di Trevignano e quella di Refrontolo (Treviso)- che piangono la scomparsa di Laura Borsato, portata via ad un tumore al seno nonostante la lunga lotta contro la malattia.
La giovanissima donna aveva solo 35 anni e aveva scoperto di avere un tumore al seno poco dopo la nascita del figlio. “Io ho dato la vita al mio piccolo. Lui l’ha data a me” diceva Laura, che insieme alla gioia di accogliere una nuova vita in famiglia ha dovuto lottare contro una terribile malattia.
Dopo un’operazione d’urgenza la famiglia Borsato-Toffoletto pensava di essersi lasciata la brutta parentesi alle spalle, ma purtroppo non è stato così. Laura ha salutato il marito Andrea ed il figlio Edoardo Walter lo scorso Mercoledì.
Insieme a loro, piangono la scomparsa della 35enne anche i genitori ed il fratello Lorenzo. Nell’epigrafe per Laura hanno scritto: “Hai vissuto con forza e determinazione una vita intensa. Sei stata una speciale figlia, moglie e mamma. Ci mancherai Laura. Ci mancherà la tua generosità, il tuo sorriso e la tua voglia di vivere. Da lassù dove ti trovi ci guarderai, ci stringerai e ci proteggerai come hai sempre fatto”.
I funerali si sono svolti nel weekend, con precisione la mattina di Sabato 17 Dicembre, nella chiesa di Refrontolo. Ha preceduto il funerale la recita di un rosario nella chiesa di Signoressa di Trevigiano. Per l’occasione la famiglia ha deciso di compiere un gesto davvero onorevole.
Al funerale di Laura non ci sono stati fiori: i soldi per questa spesa ed eventuali donazioni sono stati tutti devoluti al Cro di Aviano, la struttura dove la 35enne era stata curata.
Il suo calvario è iniziato soltanto qualche mese fa; ad Aprile 2021 era nato il figlio e, precisamente un anno dopo, all’improvviso si è manifestato il tumore al seno. Spostandosi tra Falzè di Trevigliano -dove abitava con il marito- ed Aviano, si è prima sottoposta ad un intervento d’urgenza, poi ad altre cure specifiche.
All’inizio tutto sembrava essere andato per il meglio e Laura aveva ripreso le sue normali attività quotidiane. La zia ha raccontato: “A fine novembre gli esami dicevano che era tutto a posto. E fino a dieci giorni fa era al suo posto di lavoro. Aveva organizzato la festa di Natale e aveva in programma alcuni acquisti per il suo bimbo di un anno e mezzo”.
All’improvviso il male è tornato più aggressivo che mai, e questa volta non c’è stato nulla da fare. “Laura era fantastica, era solare, generosa, attenta” ha continuato a raccontare la zia, “Sapeva sacrificarsi per gli altri e per la vita degli altri. Dal primo tumore era uscita proprio perché aveva voglia di vivere per il suo bimbo piccolo. Ha lottato fino alla fine”.
Anche il sindaco di Refrontolo, Mauro Canal, si è espresso sulla tragedia: “Quando muore una ragazza di 35 anni non c’è nulla da dire se non stringersi alla sua famiglia. Siamo una piccola comunità e spero che il sostegno alla famiglia possa essere forte. È un dramma che una persona che ha davanti un futuro con un bambino così piccolo ci abbia lasciati”.
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