Si sono aspettati. Uniti da un legame fortissimo, due fratelli gemelli sono morti lo stesso giorno.
Il decesso di uno e, dopo poche ore, quello dell’altro. I due gemelli vivevano lontani ormai da anni ma il legame che li univa era più forte di tutto.
Mariano e Giuseppe Ferranti sono stati uniti tanto nella vita quanto nella morte. Separati da migliaia di chilometri Mariano Ferranti – ex maresciallo dei Carabinieri a Reggio Emilia- e il suo gemello Giuseppe – parroco ad Agrigento – sono morti, a 84 anni, nello stesso giorno a distanza di dodici ore l’uno dall’altro. Il primo a spirare è stato il Carabiniere Mariano, ricoverato in ospedale a causa di un’infezione. Dodici ore dopo è venuto a mancare Giuseppe, sacerdote ad Agrigento che da anni lottava contro un male incurabile.
Lontani ma sempre uniti
I due gemelli erano originari di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento. Tuttavia vivevano distanti ormai da molti anni. Uno, Giuseppe aveva scelto la via del seminario e del sacerdozio, rimanendo in Sicilia; l’altro, Mariano, si era invece arruolato nell’Arma e aveva lavorato in varie regioni italiane, arrivando al grado di maresciallo, nel comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia. Era stato anche nominato cavaliere della Repubblica. Tanti i casi affrontati durante gli anni di servizio: rapine ma anche sequestri. Uno in particolare rimane di particolare lustro: il Carabiniere partecipò alle indagini per il ritrovamento dei quadri di Giorgio De Chirico, rubati dalla collezione Maramotti. Patrizia Ferranti, figlia di Mariano, ha dichiarato: «Si sono come aspettati, spesso si parla di una sorta di telepatia tra i gemelli e loro erano legatissimi». Qualche giorno fa, a Roma, sono state trovate madre e figlia morte in un appartamento. Anche le due donne morte insieme. Tuttavia, in questo caso, non è chiara la causa del duplice decesso in contemporanea. Potrebbe essersi trattato di un omicidio suicidio ma anche di un malore improvviso che potrebbe aver colpito entrambe a breve distanza l’una dall’altra. Gli inquirenti, per il momento, non escludono neppure la pista dell’omicidio per quanto sui due corpi non siano stati trovati segni di violenza.
Fonte: Corriere della sera, Messaggero