Luca Paladini, leader dei Sentinelli di Milano, ha deciso di parlare della recente morte del padre, avvenuta in ospedale in circostanze inaccettabili.
L’attivisa per i diritti lgbt e candidato alle elezioni Regionali in Lombardia, ha parlato a ‘Fanpage.it’ della morte del padre, recentissima. L’uomo è morto lo scorso 12 Gennaio al pronto soccorso dell’ospedale Sacco di Milano.
“Trovo inaccettabile che mio padre abbia rischiato di morire su una barella”, ha denunciato Paladini, dato che il padre era stato lasciato in barella, in condizioni critiche, per 26 ore. “Non dovrebbe mai accadere che sia un figlio, che torna in pronto soccorso il giorno successivo, ad avvertire il personale che il padre sta morendo”.
“Non può funzionare così. Mio padre ha rischiato di morire senza dignità. Per fortuna gli è stata concessa appena in tempo”. Paladini ha raccontato una situazione davvero difficile: “Mio papà era un uomo di 87 anni, disabile al 100 per cento e al quale, dopo l’esperienza del Covid-19, era stata diagnosticata la demenza senile. Lo accudivo io”.
L’uomo si è sentito male la notte tra il 7 e l’8 Gennaio ed il medico curante lo ha visitato il giorno dopo, prescrivendo dei farmaci per una presunta infezione. Purtroppo il giorno dopo le condizioni di salute dell’87enne sono peggiorate e la famiglia ha chiamato un’ambulanza, che lo ha portato al Sacco.
Paladini ha raccontato che, nonostante il pronto soccorso fosse molto intasato -causa principale l’ondata di influenza stagionale delle ultime settimane- il padre è stato visitato subito. “L’ecografia ha evidenziato che la cistifellea era abbastanza ingrossata”.
“Io ho chiesto di poter rimanere, ma mi hanno detto di tornare a casa perché ci sarebbero volute delle ore. Mi hanno detto che mi avrebbero telefonato loro per darmi notizie”. Di questa chiamata però non c’è stata ombra. Il figlio ha dunque chiesto notizie ore dopo, ma è stato liquidato con un “Le faremo sapere noi domani mattina presto”.
Dopo altre 24 ore di silenzio, Paladini è passato all’azione. “Sono entrato e l’ho cercato tra le tantissime barelle, una in fila all’altra, e ho riconosciuto mio padre quasi con fatica. Non era lo stesso uomo che avevo lasciato il giorno prima. Era un uomo morente, agonizzante“.
Dopo ore travagliate, l’uomo è stato trasferito nel reparto di Malattie Infettive, dove è morto poche ore dopo il trasferimento. “È morto in un reparto dove ho colto cura e attenzione, però c’è quel buco di 26 ore. Non so cosa sia successo in quelle 26 ore e non so quanto possano aver contribuito a compromettere il quadro clinico di mio padre”.
A questo punto il politico ha fortemente criticato il sistema sanitario italiano e la sua organizzazione: “Il pronto soccorso si vede investito da una mole di persone che non sa gestire perché non esistono strutture intermedie e perché i medici di base sono vissuti ormai come burocrati“.
“Le altre Regioni che sicuramente hanno carenze in termini sanitarie hanno almeno la decenza di non vendersi come modello, cosa che invece fa Regione Lombardia. Per la mole di lettini che ho visto parcheggiato, c’era una evidente carenza di medici, infermieri e operatori. Per questo mi chiedo: cosa ci ha insegnato il Covid?“.
Scopri come mantenere fresca la tua casa d’estate senza accendere il condizionatore. Un elettricista svela…
Una scoperta rivoluzionaria nella lotta contro l'Alzheimer sta offrendo nuove speranze. Un'équipe di ricercatori, composta…
La recente decisione di Re Carlo III ha lasciato il segno nella Royal Family, soprattutto…
Ecco tutte le anticipazioni della seconda puntata che riguardano Vanina – un vicequestore a Catania,…
Vuoi piantare un albero da frutta? Ecco i consigli che dovresti conoscere prima di farlo.…
Tutti noi in casa utilizziamo le borracce da riempire per evitare sprechi con la plastica.…