Resasi conto che il nipotino di 8 anni rischiava di essere ucciso, una coraggiosa nonna della Brianza gli ha fatto da scudo con il proprio corpo.
Questa nonna coraggiosa è Carla Viganò, pensionata di 73 anni della provincia di Lecco. La donna ha dato la sua vita per salvare quella del nipotino.
La vicenda è avvenuta s Casatenovo in Brianza, in provincia di Lecco. La donna, Carla Viganò, stava accompagnando a scuola a piedi il nipotino di otto anni per la ripresa delle lezioni dopo le vacanze natalizie, quando si è resa conto che un camion stava per investirli. La pensionata non ci ha pensato un attimo: ha spinto via il bambino e gli ha fatto scudo con il proprio corpo, sacrificando la propria vita per salvare quella di lui. Il tragico incidente stradale si è verificato tra la provinciale 51 e via San Gaetano, nella frazione Rogoredo di Casatenovo, non lontano da casa della vittima.
Sulla dinamica del sinistro stanno indagando i Carabinieri ma, secondo le prime ricostruzioni, l’autista del camion, proveniente dalla Spagna, stava effettuando una manovra di svolta e la donna è stata investita dalla parte laterale del mezzo. Il bambino, grazie al sacrificio della nonna, è rimasto illeso ed è stato subito assistito dai soccorritori arrivati sul posto. Nonostante la prontezza dei soccorsi, per la 73enne non c’è stato purtroppo nulla da fare.
Carla Viganò era nota a Casatenovo dato che per anni era stata volontaria al Caf della Cisl di Barzanò, in provincia di Lecco. Inoltre, prima di iniziare a fare la nonna a tempo pieno dei suoi amati nipoti, la pensionata per anni aveva svolto l’attività di catechista nella parrocchia di Maria Regina di tutti i Santi’ di Casatenovo. Purtroppo la sua famiglia è stata messa a dura prova due volte in poco tempo, dato che lo scorso ottobre era mancato per malattia il marito della donna, Romano Fiamberti. Oltre ai tre figli e agli amatissimi nipoti Marco, Valeria, Nicolò e Stella, Carla Viganò lascia le sorelle Enrica e Rosella. I familiari hanno chiesto di non inviare fiori per ricordarla, ma donazioni all’associazione Operazione Mato Grosso, che si occupa di progetti di sostegno alle persone in difficoltà economiche in America Latina. Meno fortunato è stato il piccolo Oriel, il bimbo di 8 anni travolto e ucciso da un’auto il giorno di Natale.
Fonte: TgCom24, Repubblica
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