Ecco la risposta del Fisco che aspettavamo sul Bonus mobili: come detrarre gli acquisti fatti in vari anni
Grazie al bonus mobili molti cittadini avranno la possibilità di risparmiare molti soldi acquistando beni particolarmente utili alla nostra casa e alla nostra quotidianità. Intanto il plafond dell’agevolazione per l’acquisto di elettrodomestici ed arredo per la casa si dimezzerà durante il prossimo anno.
I cittadini si stanno intanto ponendo alcuni dubbi sulle modalità di fruizione dell’agevolazione e su come ricevere gli sconti. Dall’Agenzia delle Entrate arriva la risposta che tutti noi aspettavamo sul bonus mobili: posso detrarre gli acquisti fatti in vari anni? E se sì, come farlo?
Negli ultimi anni, tra le agevolazioni previste e concesse dallo Stato, quella del bonus mobili ed elettrodomestici è stata senz’altro una delle più utilizzate. SI tratta di una importante detrazione fiscale utilizzabile in maniera complementare alla ristrutturazione di un’abitazione. Ma il suo utilizzo correlato con i lavori di ristrutturazione richiede una maggiore attenzione da parte del contribuente su quelli che sono i limiti di spesa. Se l’intervento viene realizzato in un arco di tempo particolarmente elevato, infatti, le cose potrebbero cambiare. Sono infatti molti a chiedersi se e come è possibile detrarre gli acquisti fatti in vari anni con il bonus mobili. Il bonus mobili ed elettrodomestici comporta una detrazione Irpef del 50% per tutte quelle spese sostenute durante il 2022, 2023 e 2024 che si dividono in rate di dieci quote per pari importo, la quale viene calcolata su un importo che può avere un massimo di 10mila euro per il 2022 e di 5mila euro per il 2023 e il 2024. Può essere inoltre utilizzato per l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili per l’arredo della casa o immobile per cui si fanno i lavori di ristrutturazione.
Possono essere inclusi nella detrazione fiscale fornita dal bonus mobili quegli elettrodomestici che possiedono particolari caratteristiche tecniche. Sono infatti ammessi gli acquisti di forni che possiedono una classe non inferiore alla A, lavatrici, lavastoviglie, lavasciugatrici di classe non inferiore alla classe E e frigoriferi e congelatori con una classe non inferiore alla F. Dunque, prima di acquistare un mobile o un elettrodomestico con l’intenzione di voler usufruire del bonus mobili è importante richiedere la classe energetica se la tipologia interessata è obbligata ad avere un’etichettatura energetica.
Possono usufruire dell’agevolazione prevista dal bonus mobili i contribuenti assoggettati all’Irpef che siano residenti o meno in Italia, possessori di diritti personali di godimento sugli immobili interessati agli interventi di ristrutturazione. Dunque, locatari, proprietari e titolari di diritti di godimento. Dovranno sostenere le spese dei mobili coloro che hanno sostenuto quelle relative alla ristrutturazione, riportando le informazioni nella dichiarazione 730.
Sarà quindi importante fare attenzione alla data di inizio dei lavori. Secondo la legge il bonus spetta in caso di interventi di recupero edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente in cui è avvenuto l’acquisto dei beni. Nel caso in cui i mobili dovessero essere acquistati in due anni diversi, sarà possibile usufruire dell’agevolazione senza però assistere ad un raddoppio del massimale.
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