Bonus asili nido, ecco le regole per avere il rimborso delle spese: tutti i dettagli in merito nel caso si avessero i requisiti.
Entrati nel 2023, possiamo ormai a tutti gli effetti vedere in atto le novità introdotto dalla Legge di Bilancio per quest’anno stilata dal nuovo governo guidato da Giorgia Meloni; oltre a parecchie modifiche, tra pensioni, Reddito di Cittadinanza e non solo, l’esecutivo attualmente in carica ha anche deciso di confermare misure e bonus già messe in atto dai precedenti governi.
Ad esempio, per fronteggiare la crisi energetica è stato confermato il Bonus sociale rafforzato, ma non è questo l’unico sussidio o rimborso di cui possono beneficiare i vari cittadini; in questo mese di gennaio, infatti, partono le domande per il Bonus asili nidi. Ecco chi può richiederlo, le regole e tutti i dettagli a riguardo.
Per aiutare concretamente le famiglie, ancor più con l’aumento del costo della vita e le crisi di questi ultimi anni, il governo ha deciso di rinnovare per un ulteriore anno il Bonus asili nido, un pagamento delle rette scolastiche per le famiglie con figli minori di tre anni. Una buona notizia dunque per chi ha dei bambini piccoli, anche se come di consueto per beneficiare di questo bonus è necessario rispettare alcuni requisiti, oltre che presentare nuovamente la domanda (anche se è già stata fatta lo scorso anno); ecco tutti i dettagli a riguardo, da chi può beneficiarne agli importi rimborsabili passando per le modalità d’invio della nuova domanda per questo 2023.
Come riporta il sito fiscoetasse.com, il Bonus asili nido è un supporto economico utilizzabile per le spese di frequenza dell’asilo nido, oppure per spese effettuate per una baby sitter chiamata a lavorare presso l’abitazione della famiglia, o ancora in caso di bambini che non possono frequentare l’asilo perché affetti da gravi patologie. Il contributo varia a seconda del valore del proprio ISEE, necessario quindi per l’inoltro della domanda; per un valore ISEE fino a 25.000 euro è previsto un contributo di 3mila euro all’anno (praticamente 270 euro mensili), mentre per le fasce comprese tra 25.001 euro fino a 40.000 l’importo scende a 2500 euro all’anno, circa 209 euro mensili. Infine, per tutti coloro i quali abbiano un ISEE oltre i 40mila euro, l’imoporto è fissato a 1500 euro annui (circa 137 euro mensili).
Il bonus (come ricorda anche il sito iodonna.it) può essere richiesto dal genitore di un minore fino a 3 anni nato o adottato, che si occupa della spesa della retta e che ha la stessa residenza del figlio; è disponibile sia per i cittadini italiani che per quelli che possiedono la cittadinanza di un Paese membro dell’Unione Europea. La domanda, come per molti altri bonus, può essere inoltrata direttamente sull’apposita sezione del sito dell’INPS, oppure se si preferisce utilizzare il telefono si può contattare il Contact Center, oppure rivolgersi ad un Patronato per fare da tramite dell’invio della domanda.
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