Il 31 Dicembre scadranno tutti i modelli Isee del 2022: attenzione, ecco tutte le indicazioni utili per effettuare il rinnovo nel 2023.
La validità delle attestazione Isee 2022 dura solo pochi giorni, tutte le DSU sottoscritte nell’anno vigente hanno come scadenza il 31 Dicembre dello stesso anno. Ecco tutte le novità da sapere per il 2023. Scopriamole insieme.
In pochi sanno che l’assegno unico cosi come l’Isee ha una validità annuale, pertanto se si vorrà continuare a godere di questo sostegno bisognerà presentare una nuova domanda allegando anche una copia dell’Isee aggiornato. In mancanza della DSU attestata, bisognerà ricalcolare l’importo a partire da Marzo 2023 facendo riferimento ai minimi previsti dalla legge. L’Inps ha definito le nuove procedure per accedere all’assegno unico: a partire dal 1 Marzo 2023 il versamento della mensilità spettante avverrà in automatico per tutti i nuclei familiari che hanno presentato la domanda valida ed accolta tra Gennaio 2022 e Febbraio 2023. Questa categoria di persone non dovrà presentare una nuova richiesta.
Per di più, L’Inps ha prolungato la validità dell’Isee 2022 fino ai primi tre mesi dell’anno nuovo: tutte le pratiche valide al 31 Dicembre 2022 saranno la base per calcolare gli importi degli accrediti di Gennaio e Febbraio 2023. Ciò significa che per tutti i versamenti che verranno accreditati in automatico L’Inps farà riferimento a tutte le pratiche già acquisite ed accolte. Ma non è tutto, le novità per il prossimo anno richiedono anche altri accertamenti. Scopriamo quindi come rinnovare l’iIsee e perché è così importante.
Rinnovare l’Isee, ecco perché è cosi importante
Come dicevamo, in mancanza di una nuova DSU, l’importo dell’assegno unico e universale verrà calcolato basandosi sugli importi minimi previsti dalla legge a partire dal mese di Marzo 2023. Tutti i beneficiari, sia esistenti che nuovi, hanno l’obbligo ed il dovere morale di presentare la nuova DSU valida per l’anno 2023 al fine di individuare il valore corretto della mensilità dell’assegno unico. Tutti coloro che non riceveranno l’assegno unico in automatico hanno il diritto di presentare la domanda qualora rientri nei canoni previsti dalla legge. In questa categoria rientrano tutte le persone che non hanno mai beneficiato dell’assegno unico in precedenza e tutti coloro che hanno presentato una richiesta che ha poi avuto esito negativo e/o non è ad oggi più attiva.
Le domande possono essere mandate tramite diversi portali, ecco quali sono quelle più facili e comuni da utilizzare: in primis il portale web dell’Istituto, con questo potrete fare l’accesso solo tramite SPID, CIE o CNS. Se non avete questi strumenti, potrete fare richiesta tramite i vari servizi offerti dagli Istituti di Patronato o in alternativa dal Contact Center Integrato. Infine un’altro metodo facile e comodo è anche App mobile INPS. Le situazioni all’interno dei nuclei familiari possono cambiare significativamente, ecco perché è importante conoscere le variazioni da comunicare tempestivamente all’Inps. Tra gli esempi più comuni troviamo la nascita di figli, la variazione della condizione di disabilità, separazioni familiari e anche cambio IBAN. In questi casi si deve integrare l’istanza già inoltrata sul portale INPS. Ora non vi resta che seguire queste indicazioni.